
La Puglia, e ancor di più la Valle d’Itria, sono conosciute anche per l’ottima proposta culinaria. All’interno di uno dei borghi più caratteristici dell’Alto Salento, Cisternino, poco distante da Masseria Baroni Nuovi, è possibile assaporare il gusto di una tradizione unica al mondo.
Arroccato sulla Murgia dei Trulli, Cisternino è uno dei Borghi più belli d’Italia, dove passeggiare tra i vicoli lastricati di chianche e gustare carne alla brace in uno dei cosiddetti ‘fornelli’.
Questi altro non sono che macellerie dotate di forno e salette dove gustare in compagnia di un buon bicchiere di vino gli “gnummareddi”, i fegatini, o le deliziose bombette preparate con fettine di vitello, semplici o ripiene di caciocavallo, arrotolate e infilzate allo spiedo.
Immaginate i vicoli ingentiliti dai balconi fioriti e dalle case imbiancate, inebriati dall’odore invitante della carne cotta alla brace secondo la tradizione nel tipico forno a legna.
Ma Cisternino non è solo questo.
Qui sventola la Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano destinato alle piccole località dell’entroterra che spiccano per l’offerta di eccellenza e l’accoglienza di qualità.
Cisternino è caratterizzata dalla buona accessibilità e gestione della viabilità interna che consente la visita a piedi del centro storico. Il cuore antico del paese si presenta armonico e omogeneo architettonicamente.
Era Porta Grande il più importante varco d’accesso al cuore antico di Cisternino. Passeggiando sulle “chianche” rese lucide dal calpestio si entra nel fitto tessuto urbano d’impronta medioevale rimasto pressoché intatto.
Si può seguire la via che conduce verso Porta Piccola, attraverso l’ariosa piazza Vittorio Emanuele con la sua bella Torre dell’Orologio. Oppure ci si può tuffare nelle atmosfere autentiche dei quattro quartieri di “Bère Vécchie”, “Scheledd”, “u Pantène”, “L’ìsule”, che con quello più esterno, chiamato “u Bùrie”, compongono il piccolo dedalo di vie e slarghi dove si alternano case bianche di calce, vicoli adorni di gerani, scalinate, logge e archi.
Nel centro storico è possibile ammirare inoltre le dimore storiche, dal palazzo del Governatore, bellissimo esempio del Barocco in Puglia, al cinquecentesco palazzo vescovile, da Palazzo Amati a Palazzo Lagravinese, fino a Palazzo Ricci-Capece con la Torre del Vento.
Più avanti spunta il convento dei monaci Cappuccini con la chiesa di Sant’Antonio, la Chiesa di San Quirico e la Matrice dedicata a San Nicola di Patara, costruita nel XIV secolo su una chiesa paleocristiana.