
Non c’è solo il mare. Per chi viene in vacanza in Puglia, il Parco archeologico di Egnazia rappresenta uno dei siti maggiormente ricco di straordinari reperti di epoca messapica e romana.
A pochi chilometri da Masseria Baroni Nuovi, in corrispondenza dell’antico asse di collegamento tra Bari e Brindisi, il Parco Archeologico di Egnazia si trova a pochi chilometri dal mare e regala un suggestivo tuffo nel tempo.
Qui è possibile essere testimoni della storia e della vita di Egnazia, attivo centro commerciale del mondo antico, il cui primo insediamento risale al XV secolo a.C. (età del Bronzo).
Abitata dai Messapi a partire dall’VIII secolo a.C., la città entra a far parte prima della Repubblica e poi dell’Impero romano fino alla sua decadenza nel Medioevo.
A oggi, testimonia l’esempio più esteso di città romana e tardoantica della Puglia.
Fuori dalle mura, si ammirano i rinvenimenti della necropoli tra cui corredi tombali e vasi dipinti, del tipo ceramica di Egnazia.
Ai piedi dell’acropoli invece si trova un sistema di portici, la basilica civile, il sacello delle divinità orientali, l’anfiteatro, il foro, mentre i nuclei abitativi, si sviluppavano dall’altra parte della via Traiana.
La storia degli scavi comincia all’inizio dell’Ottocento con le depredazioni degli ufficiali francesi, per continuare nel periodo della storica carestia del 1846, quando gli abitanti rastrellarono vasi, oggetti preziosi e corredi profanando le antiche tombe per rivenderli. Bisognerà aspettare il 1912 per scavi sistematici, che ripresero in più fasi negli anni ’40, ’60 fino agli ’80 per continuare ancora oggi.
Oggi è possibile rivivere la storia del luogo non solo all’interno dell’enorme sito, ma anche attraverso le sale del Museo Archeologico, attiguo al sito, fuori dalle mura.
Sia il Parco Archeologico che il museo sono raggiungibili percorrendo la strada statale 379 e imboccando l’uscita Fasano-Savelletri. L’ingresso ai siti si trova sulla litoranea Monopoli-Savelletri.