
Cos’è una masseria?
Le masserie in Puglia sono la testimonianza vivente di un perfetto connubio tra storia, territorio, duro lavoro e passione per l’accoglienza. Tra i filari dei vigneti e il carattere deciso dei criteri con cui sono costruite, le masserie conservano tuttora un aspetto unico e caratteristico, quasi come delle piccole comunità al cui interno la vita scorre serena, lontana dal resto.
La storia ci racconta che le masserie nel Meridione d’Italia si sviluppano tra il VI e il VIII secolo, nel momento in cui i Borboni espropriano i feudi ecclesiastici e li affidano ai cosiddetti massari, responsabili del lavoro dei braccianti agricoli.
Il padrone, i contadini e le loro famiglie, ma anche gli animali che con loro condividono la giornata, vivono praticamente assieme, seppure ciascuno nei propri spazi: alloggi padronali, cortile, stalle, aree di lavoro, depositi per gli attrezzi e magazzini per i prodotti, locali dove poter lavorare il latte, il forno, pozzi e cisterne.
Il tutto ben difeso da un’area fortificata, che rende la masseria simile a un piccolo villaggio rurale.
Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale e al conseguente frazionamento dei terreni, le masserie vengono via via abbandonate, modificando la vita di chi, fino a quel momento, aveva rappresentato un modello di vita.
Ma è solo in tempi recenti che si è riscoperto il fascino della masseria.
L’anima rurale della Puglia oggi rivive gli antichi fasti e, in aggiunta, si arricchisce di di tantissimi comfort e di raffinatezza, dalla piscina con area benessere al ristorante ricco di prodotti tipici, dai comfort tecnologici delle camere in cui si può soggiornare ai tantissimi eventi e iniziative a cui poter partecipare.
Il tutto a stretto contatto con storia e natura, cultura e tradizione, per non dimenticare chi eravamo e affermare con fermezza ciò che vogliamo essere oggi.